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Caro Gabriele,
          Anche se aborro i no-kill, di cuore ti porgo la mia totale solidarietà.
La solidarietà che é dovuta ad un guerriero che ha combattuto con onore e che non incolpa altri per le proprie sconfitte.
Ti abbraccio.
"Marione"

X Gabriele CH.
Se sei d’accordo, col massimo rispetto e senza pregiudizi, potremmo confrontare i nostri diversi punti di vista. Così magari ci chiariamo le idee vicendevolmente e ci arricchiamo col contributo di altri.
Inizio facendo riferimento ai "garisti" che tu hai tirato in ballo.
Dal mio punto di vista, pochi divertimenti sono così "infantili" come quelli di confrontarsi con trote pollo e misurare chi é il più furbo della compagnia. Ma questo vale per ogni gara sul pesce, qualsiasi tecnica si utilizzi, esche naturali o artificiali non fa differenza. E’ diseducativo e basta, al di là delle coglionate che qualcuno vorrebbe farci digerire.
Riguardo ai "vermaioli", ne conosco tantissimi che potrebbero insegnare l’etica alieutica alla maggior parte dei "moscaioli" che conosco. Non é la tecnica utilizzata che fa la differenza, é sempre l’uomo che ci sta dietro. E se l’uomo fa il furbo, l’unico modo é il controllo e quindi toccarlo sul borsellino.
Sempre personalmente, per esempio, se domani dovessero dirrmi che posso pescare solo con ninfe artificiali (per forza necessariamente appesantite), ritirerei fuori la mia mitica "Cellina" di 25 anni fa e riprenderei a pescare con le ninfe naturali che trovo sotto i sassi del fiume. Non userei neppure piombi per appesantire e quindi non inquinerei ulteriormente! L’unico problema é che non mi ricordo più come si fa a fare il nodo della bava con un amo a paletta ;D.
Qui da noi siamo riusciti ad ottenere qualcosa di positivo solo quando ci siamo spogliati dall’arroganza di essere diversi e superiori di chi pratica altre tecniche. Proprio questa settimana, per esempio, grazie all’intervento della FIPSAS al completo, abbiamo evitato che si costruissero tre nuove inutili e dannosissime centraline idroelettriche.
Ti rendi conto che il nostro snobismo, tra l’altro fondato sul nulla, sta dividendo coloro che più hanno a cuore le sorti dell’ambiente fluviale? E a vantaggio di chi?
Pensi davvero che siamo i soli portatori del "verbo" e che tutti gli altri siano dei poveri disgraziati semiscemi?
Ciau!
"Marione"

Gabriele, per favore! O mi chiami "Marione" (…"che guida il camione"…) oppure Nedo. Personalmente preferisco "Marione" ;D.
Hai ragione sul fatto che la FIPSAS é composta da uomini. Dalle nostre parti, come altrettanto mi risulta nella provincia di Varese, ti posso assicurare che mai prima d’ora, nel limite del possibile, le acque sono state gestite così oculatamente. Pensa che abbiamo 2000 km di tratti d’acqua, di cui circa 300 metri destinati alla pesca facilitata (bambini e gare), gli altri rigorosamente off limits ad ogni tipo di ripopolamento selvaggio e con regole precise. Naturalmente, puoi mettere tutte le norme che vuoi (anche la pena di morte per chi trattiene), ma se non c’é chi controlla…..Quindi certamente non ci mancano i problemi da risolvere.
Eppure pensa che col mio amico "Ruccio" (mitico pescatore della tradizione ossolana nonché guardiapesca FIPSAS) si pesca quasi esclusivamente in acque libere .
Quando nel mio intervento precedente ho detto che TU hai perso una battaglia, era solo per renderti onore e per distinguerti dalla massa di "moscaioli puri"( ;D ;D) che giornalmente becchiamo a prelevare marmorate e ibridi marmorata/fario (che si riproducono, perdendo progressivamente ad ogni nuova generazione parte delle caratteristiche delle fario, accentuando vieppiù le tipicità della predominante marmorata. Alla faccia degli "esperti" che scrivono cazzate su altri forum ). Perdere una battaglia non vuol dire perdere la guerra .
La riprova ce l’hai anche tu, quando noti che i nostri "moschisti puristi" prediligono Austria e Slovenia dove, nel 99% dei casi, prendono pesci perché sono in grado di pescare solo nei no-kill, cioé dove catturerebbe anche mia zzzia. In altre parole, sono dei "belli de zzia" ;D.
A forza di prendermi mazzate sulle palle e di essermi stancato di farmi chiamare "tafazzi", ho capito (che genio che sono, vero? ) che l’unità fa la forza, che non é vero che certi basilari concetti non riescono a passare anche nelle teste più "tradizionaliste", che c’é ancora spazio per lottare efficacemente e, con un pò di pazienza, far trionfare le sacrosante ragioni del fiume (anche perché, diversamente, perdiamo tutti).
Ciau!
"Marione"