

11:55

23 Settembre 2012

eri vi dovrei richiamare perchè avete esagerato, ma ti salvi con 15 devaux per il nera… per lorenzo 15 mosche a sua scelta ma… se non me le porta…
tornando all’oggetto, un altro errore infimo da evitare è la rotazione dell’asse del polso nella fase del lancio indietro, sia in senso orario che antiorario, questo difetto crea un bel fuori piano della coda o del finale se meno accentuato
ricordati:
1) di presentarti a simfly.it nell'apposita sezione
2) di non porre domande su argomenti già aperti
3) se ravvisi un problema parlane prima in privato con i moderatori
14:55


Mayfly

Istruttore SIM
23 Settembre 2012

Eri i Maxel li facevano a Gignod (AO) appena sopra Aosta ma dopo il fallimento l’azienda è stata per un certo periodo utilizzata dalla Rossignol dove costruiva bastoncino allo stato attuale mi pare ci sia la Scott ma non ne sarei così sicuro.
Per la mosca uso prodotti Shimano e Loomis visto che faccio parte del Pro-staff.
Un saluto LorenzoVda
19:03

23 Settembre 2012

20:11


Mayfly
7 Febbraio 2007

Vabbè Luca vedo di mettermi al lavoro e uno di questi giorni vado in giro per negozi delle Marche a cercare gli ami Tiemco 100BL del n° 14 ideali e necessari per realizzare quelle magnifiche Devaux micidiali sul Nera a Maggio e non solo.
Tornando all’oggetto del forum, dove indichi che il peggior errore che si potrebbe fare durante il lancio e che ci porta fuori piano è la rotazione del polso, giusto!
Certo che è quella, come dovrebbero spiegarcelo coloro che studiano scienze motorie all’università di Chieti e che hanno partecipato a diversi nostri corsi di perfezionamento. Penso che quella deleteria rotazione è un movimento istintivo con il quale è dura combattere. Credo anche che si tratta della struttura muscolare dell’avambraccio e dei tendini, ma soprattutto di questi ultimi che con l’allungamento del braccio si tendono, per questo si chiamano tendini, causando la rotazione dalla parte di dove sono disposti. Possiamo fare una prova empirica con un asse di legno e degli elastici e vedere il risultato. Piuttosto che litigare con il braccio, con la mente mi focalizzo su quei tendini e cerco di contrastarli. Non è che ci si riesce cosi come scrivo, ma ci vuole molta pratica e basta un periodo di inattività del lancio ecco che il maledetto vizio si riaffaccia, quindi come dicono la totalità degli istruttori allenamento ed allenamento spesso guardando il nostro avambraccio o facendolo guardare da un amico che sappia il fatto suo o meglio da un istruttore.
Siamo nati così e quella è la nostra struttura muscolare. Se vogliamo correre veloci come un ghepardo non ci riusciremo mai perché non abbiamo la struttura muscolare, l’elasticità e il resto di questo magnifico animale. Non dico per scoraggiare chi si sta dando da fare, anzi per fargli conoscere queste limitazioni che possono essere contrastate. Contrastate ma mai eliminate, perché basta un attimo di pigra distrazione o di indolenza e . . . buonanotte siamo daccapo. Per capirlo mi sono messo a lato di una liscia porta di legno, ma è meglio un asse in legno liscio, inclinato ed abbastanza ampio, ho indossato un guanto in pile per non sbucciarmi le nocche selle mani e ho ripetuto all’infinito il movimento per educare il braccio a farlo. Il metodo può andare ma basta un attimo di distrazione e il palmo della mano ruota all’interno, come ruoterà anche il piano di lancio, se avessimo una canna da pesca il mano. Lo stesso succede nel tennis dove il meccanismo è lo stesso altrimenti ad ogni battuta la pallina va a spasso per il campo.
21:01


Mayfly

Istruttore SIM
23 Settembre 2012

21:19

23 Settembre 2012

lorenzo concordo, ma compiendo la rotazione nell’altro senso, avremo sempre un fuori piano, ma dall’altro lato, comunque sia sempre un fuoripiano che bisogna cercare di evitare
con questo non voglio dire che comunque, anche con il polso che non ruota sul suo asse, sia semplice rimanere nel piano in tutto lo spazio di movimento del pab (polso-avambraccio-braccio)
ricordati:
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01:14


Mayfly
7 Febbraio 2007

Lorenzo e Luca come affermate, avete entrambi ragione, ma affermare che il piano di lancio nel senso fisico dell’oggetto in possesso di Marino risolva il problema è errato, mentre credo che aiuti in un certo modo a far capire, soprattutto al neofita, il significato del piano stesso. Ma l’importanza è che questo piano venga mantenuto una volta accantonato il piano-oggetto-materiale perché è proprio lì che una volta tolto il riferimento fisico per l’allievo cominciano le incertezze che comincia a distrarsi, a ruotare e piegare il polso. Quindi la presenza attenta e costante dell’istruttore è importante per dare all’allievo quella consapevolezza di fare il gesto giusto, consapevolezza che bisogna inculcargli nelle lezioni teoriche, anzi dalla prima lezione teorica, sottolineando più volte l’importanza di mantenere il piano di lancio come presupposto di un veloce miglioramento ed apprendimento della tecnica di base. Molto spesso gli allievi prendono sottogamba queste lezioni teoriche, come le ritengono un argomento più per fare figura che per utilità, dimenticando o ignorando che in tutte le attività fisiche per raggiungere un obiettivo c’è la pianificazione, come nei meeting dei dirigenti industriali, nelle attività sportive, nelle attività militari ecc. Perciò prima di cominciare un corso, bisogna sottolineare agli allievi questo aspetto ricordando loro che una volta finito il corso e in assenza del riferimento dato dall’istruttore sono lasciati a se stessi ed al loro giudizio. Giudicare imparzialmente se stessi è difficile se non si conosce bene l’argomento da giudicare. L’esempio viene dai grandi atleti che se per una ragione vengono abbandonati dal loro allenatore, le loro prestazioni cominciano a calare, finchè qualcuno di loro trova un allenatore con il quale entrare in sintonia e cominci a risalire la china. L’istruttore deve entrare in sintonia con l’allievo andando incontro alle sue esigenze, alle sue richieste e soprattutto ai suoi limiti. Ricordo che Roberto Pragliola non era un campione nell’andare incontro alle suddette esigenze degli allievi e molti non lo considerano, come me, un bravo istruttore. Sarà un bravo dimostratore della sua tecnica, ma essere un bravo istruttore ce ne vuole, dovrebbe rivedere tutto il suo sistema di affrontare gli allievi stessi. E’ la mia opinione, ci sarà che ne dissente, come chi ne sarà d’accordo.
12:46


Mayfly

Istruttore SIM
23 Settembre 2012

14:10

23 Settembre 2012

di questo parlo lorenzo
e non ne parlo direttamente agli istruttori che queste cose le sanno bene, ma ai tanti utenti che leggono e che mi confermano che hanno piacere a leggere di tecnica basilare
ho chiesto loro di scrivere senza timori, ma sembra che si sentano in imbarazzo…. gli passerà prima o poi
ricordati:
1) di presentarti a simfly.it nell'apposita sezione
2) di non porre domande su argomenti già aperti
3) se ravvisi un problema parlane prima in privato con i moderatori
10:33


Chironomo

Socio SIM
6 Giugno 2021

12:34


Mayfly
23 Settembre 2012

Ciao Sabatino, niente di più semplice, sicuramente più difficile descriverlo, immagina un tavolo inclinato a 45°, oppure a 60°, oppure a 30°, su questo poggi l’avambraccio, la mano, la canna e la coda, devi eseguire il movimento semplicemente facendo scivolare il tutto sul tavolo, non dirmi che è difficile
Marino
11:08


Chironomo

Socio SIM
6 Giugno 2021

Guardandola mi sembra di una semplicità disarmante!! Poi all’atto pratico ne passa di differenza!!! Ieri ho provato su un laghetto e diciamo che sono riuscito a “buttare” la mosca sulla superficie!!😅 Poi penso che anche la scelta dei materiali sia importante: io ho delle canne (regalatemi da poco) che penso siano cinesi o qualcosa del genere come anche coda e mulinelli e sicuramente non all?altezza di ultima generazione o blasonate. Ho provato a lanciare delle ninfe e poi delle secche e la differenza di peso si ripercuoteva eccome!!! Dovrò assolutamente partecipare a un corso super base per principianti dove viene spiegato tutto dalle basi sia teoria che pratica, perché per chi come me riesce solo a buttare una mosca in acqua , non è altro che un sommarsi di errori su errori. Appena ho un attimo di tempo (se il lavoro me lo consente) voglio analizzare e cercare di riprodurre ciò che lei fa con estrema semplicità , magari su un prato o qualcosa del genere, perché in acqua mi sembra che la resistenza che faccia la coda a lasciare l’acqua non si dovrebbe avvertire all’asciutto!! Insomma devo mettermi sotto. Le lascio il mio cellulare, magari se passa da queste parti o se organizza qualcosa mi può contattare :3382609794. Un’ultima cosa le chiedo, ma esiste un tesseramento per questa scuola o gruppo ? E’ aperto a tutti e quanto dura?. Grazie tante..mi rivedo il suo video che denota quanto io faccia tutto diverso!! 😂
11:52


Chironomo
22 Febbraio 2022

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