

08:52


Mayfly
23 Settembre 2012

Prendo spunto dalla trasmissione Pesca Mag di Sky e dall’invito di Marica, neppure tanto velato, alle varie Associazioni e Scuole di occuparsi non solo di lancio ma anche di come va gestita una cattura e, soprattutto, la fase di rilascio facendo adeguata formazione.
Siamo la SIM e siamo una Scuola di Pesca a Mosca.
Pertanto, oltre agli aspetti tecnici del lancio, dobbiamo occuparci di pesca, di salvaguardia dell’ambiente e della fauna ittica.
Apro questo 3D "tecnico" per accogliere i vari interventi su come va gestita una cattura e la relativa fase di rilascio (nella speranza che siano sempre più numerosi coloro che praticano il catch & release) così da ridurre al minimo lo stress per il pesce.
Siamo alla vigilia dell’ennesima apertura alla trota.
Ne vedremo di tutti i colori.
Prepariamoci alle scene strazianti.
Vedremo gente annoccare trotelle di 20 cm o sotto misura magari nascoste negli stivali.
Ma noi, invece ?
Noi siamo pescatori a mosca, d’elité (o almeno così la pensa qualcuno o così qualcun’altro ci definisce), siamo eco compatibili perché pratichiamo il no kill (non tutti però).
Ma è proprio così ?
Sicuri che tutti i pesci che vengono da noi slamati sopravviveranno ?
Certo non li ammazziamo (al momento) e la ns coscienza è salva.
"occhio che non vede, cuore che non duole ….."
Ed invece non è proprio così.
In giro per i fiumi si vedono, ancora oggi, delle cose allucinanti da film dell’orror anche da parte dei tanto decantati pescatori a mosca.
Delle vere e proprie torture al pesce in fase di rilascio e, a volte, per immortalarli con delle foto.
Dai pesci tenuti fuori l’acqua per diversi minuti, a quelli tenuti appesi per la mosca o per la bocca a mò di salami, o peggio ancora, a quelli tenuti con le mani asciutte nelle branchie o portati al petto e stretti al collo o sugli organi vitali.
Quanti di noi vediamo tali scene magari da parte dell’amico di con cui si è a pesca ?
Liberare un pesce dopo tali strazi non ha senso. Andrà sicuramente a morire per i danni subiti
E utile, quindi, un pò di formazione anche sul ns forum con la speranza di contribuire a dare le giuste informazioni su come va slamato e manipolato un pesce dopo la cattura.
Comincio io.
– ami rigorosamente senza ardiglione (SEMPRE) e di misura non eccessiva (un #8 è una sciabola)
– gestire la cattura evitando dannosi (per il pesce) "tiro alla fune". Anche se si pesca con terminali sottili (e a volte nei ns fiumi è necessario pescare con un #12 soprattutto quado si usano imitazioni sel #16-20) si può solo tenere in leggera tensione il pesce evitando di forzarlo e facendolo, sfruttando la corrente, a portarlo nell’acqua bassa
– usare solo ed esclusivamente le pinzette per la slamatura evitando di toccare il pesce, almeno con le mani asciutte. Se non è possibile farlo con il pesce in acqua (magari tenendolo delicatamente per l’artificiale o per il filo) farlo adagiare di fianco nell’acqua bassa (in tale posizione in attesa che si riprenda si può anche fotografarlo)
– per una foto con il pesce fuor d’acqua occorre bagnarsi le mani e tenerlo delicatamente evitando pressioni sulle parti vitali e per pochissimi attimi (il fotografo deve essere già pronto e in posizione prima di toglierlo dall’acqua)
09:39


Ninfa
23 Settembre 2012

Ottimo 3d, complimenti!
Un’altra cosa da tenere a mente quando la cattura ha stressato molto il nostro amico pinnuto è non avere fretta di rilasciarlo, anche quando sembra abbastanza reattivo.
Tenendolo per un pò delicatamente in acqua con la testa contro corrente gli daremo la possibilità di ossigenarsi a sufficienza, evitando di vederlo "nuotare stile dorso" subito dopo la fuga.
09:47


Mayfly
23 Settembre 2012

Tenendolo per un pò delicatamente in acqua con la testa contro corrente gli daremo la possibilità di ossigenarsi a sufficienza, evitando di vederlo "nuotare stile dorso" subito dopo la fuga.
Bravo Vincenzo
Ossigenarlo prima di rilasciarlo è d’bbligo
10:30

23 Settembre 2012

tagliare il nylon il più possibile vicino alla bocca, nel caso in cui la trota per "sfortuna" ha ingoiato il nostro artificiale, ben oltre le labbra, succede pochissime volte (per sfortuna o per nostra distrazione nella ferrata), ma quando succede per il pesce inizia uno strazio interminabile
non nego che nella mia esperienza di pam, mi è successo 2-3 volte, ho provato in tutti i modi a slamarlo, ma tra il dover tenere fermo il pesce che si dibatte e il dover cercare nella bocca l’artificiale, con pinze e attrezzi vari, sono sempre trascorsi minuti di strazio, sia per il pesce ma anche per me, ho provato per le volte successive di ritentare pensando di poter riuscire a slamarlo velocemente, ma ogni volta è stato praticamente un martirio ed il pesce è stato rilasciato in condizioni pietose, quindi non abbiate dubbi in questi casi e:
TAGLIATE IL NYLON PIU’ VICINO POSSIBILE ALLA BOCCA
ricordati:
1) di presentarti a simfly.it nell'apposita sezione
2) di non porre domande su argomenti già aperti
3) se ravvisi un problema parlane prima in privato con i moderatori
10:54


Subimago
23 Settembre 2012

Molti degli accorgimenti da te elencati sono contenuti anche nel Manifesto di Autodisciplina 2008 al quale più di mille PAM hanno aderito.
Comunque rimarcare esottolineare queste norme comportamentali è sempre buona cosa.
Per quel che riguarda lo scatto di una foto ricordo (la fotocamera è il miglior "cestino") tenendo la cattura tra le mani fuori dall’acqua, il modo più corretto è quello di tenere il pesce per la coda con una mano e adagiarlo sull’altra come da foto:
[img width=400 height=266]http://i55.tinypic.com/29uu7lz.jpg[/img]In questa invece si vede la trota adagiata sulle mani bagnate senza stringerla, se poi fa un guizzo e salta via… pazienza non sarà la fine del mondo. ;D ;D
[img width=400 height=260]http://i56.tinypic.com/15h0jgy.gif[/img]Unltimo suggerimento è quello di evitare l’uso del flash della fotocamera soprattutto se la distanza è ravvicinata tra obiettivo e soggetto.
Bel 3D
Monda Pasquale
Mosca Club Campania
A.R.S. Fiume Sele
11:20


Mayfly
23 Settembre 2012

La stagione scorsa ho iniziato ad usare il guadino. Ho notato che se lasciamo il pesce in acqua, accechiandolo col guadino evitando di toccare il pesce stesso con il legno o la maglia del guadino, il pesce spesso si slama da solo non appena rilasciamo la tensione sull’amo. Dierei che la cosa funziona una volta su 3 o 4. Vale la pena, perchè cosi’ la slamatura causerà veramente un danno minimo. Come guadino uso uno di quelli con la mmaglia in silicone, veramente ottimo.
Ciao ciao!
Sergio CH
11:34

Io da questanno, pescherò di meno, anzi pochissimo, mi voglio dedicare alla vita del fiume con i suoi abitanti, alle catture degli insetti, dalla ninfa allimmagine perfetta. Fotografandoli in ogni suo aspetto di metamorfosi, dopodiché rincorro alle costruzioni andando sempre più vicino al naturale.
Mentre per i filmati, mi dedicherò agli angoli del fiume, cercando i posti più belli e anche azioni di pesca fatto con i miei amici, per me queste sono le cose più belle per ricordare le uscite di pesca.
La pesca per una cattura si può fare, ma lungo andare stanca, lanciando avanti e indietro con la canna da pesca, trovo molto di più entusiasmo, guardare la natura che ci circonda e di catturarne ogni suo aspetto, arricchisce lo spirito del pescatore.
Se proprio devo pescare qualche trota, allora, non schiaccio lardiglione, ma amputo addirittura il gambo dellamo, così sarò sicuro di non produrre danni alla pesca e alla trota.
08:54


Imago
23 Settembre 2012

12:41

23 Settembre 2012

giosuè detto carducci, io un fiocchetto lo vedrei bene su di te… al collo ;D ;D ;D
scherzi a parte, il thread merita, parliamone
ricordati:
1) di presentarti a simfly.it nell'apposita sezione
2) di non porre domande su argomenti già aperti
3) se ravvisi un problema parlane prima in privato con i moderatori
17:49


Subimago
23 Settembre 2012

Penso che per non far soffrire i pesci non li dovremmo catturare più……..
Tutto quello che facciamo durante il combattimento e la slamatura danneggiano il pesce anche se manipolati bene ….soprattutto a livello di stress da combattimento …..
Non dimentichiamo che ci sono pescatori alle prime armi, non esperti nella slamatura…… devendo imparare inevitabilmente danneggeranno i pesci catturati……
Purtroppo per i pesci siamo pescatori……..oppure dobbiamo fare come Donato…..andare sul fiume con la macchina fotografica e stare in pace con la natura…….
17:54


Mayfly

Istruttore SIM
23 Settembre 2012

18:35


Mayfly
23 Settembre 2012

No Caro Carlo !
Da quando l’amico Giosuè utilizza dei famosi fiocchetti svizzeri Toum : mosca in testa sul bersaglio!
Ciao!
Per quelli che non conosce il famoso fiocchetto svizzero ma che leggono l’inglese o il francese: articoli interessantissimi sul C&R : http://www.moucheur.com/mortal….. con la bibliografia (inglese) : http://www.moucheur.com/biblion.html
Per vedere i nostri video click qui : Vimeo Simfly
22:05


Mayfly
23 Settembre 2012

Tutto quello che facciamo durante il combattimento e la slamatura danneggiano il pesce anche se manipolati bene ….soprattutto a livello di stress da combattimento …..
Non dimentichiamo che ci sono pescatori alle prime armi, non esperti nella slamatura…… devendo imparare inevitabilmente danneggeranno i pesci catturati……
Purtroppo per i pesci siamo pescatori……..oppure dobbiamo fare come Donato…..andare sul fiume con la macchina fotografica e stare in pace con la natura…….
Nella vita c’è sempre un momento in cui uno deve imparare a fare cose diverse e nuove.
E così anche nella gestione della cattura.
E’ vero che non gli facciamo del bene ma proviamo a fargli meno male possibile e a danneggiarlo il meno possibile.
E questo non lo dico io ma ci sono esperti del settore che ci dicono quelle che sono i comportamenti da tenere (e il pesce vivrà e anche bene ….. cfr cosa dice il dott. Gilbertoni della Mediterranean Trout Research Group nel corso della citata trasmissione di caccia e pesca Sky a cura di Marica Cicoria e Alberto Salvini Pesca Mag).
Noi come Scuola e, anche come Mosca Club Campania, abbiamo, tra l’altro, come oggetto sociale la tutela della fauna ittica e la salvaguardia ambientale.
Quindi ci dobbiamo adoperare a dare la necessaria informazione e a formare adeguatamente i pam (sono quattro regolette fesse fesse che non richiedono particolari impegni) al fine di far sì che si abbia comportamenti corretti e meno invasivi possibili e dannosi per il pesce.
Oltre a imparare a prendere più pesci insegnamo anche cosa fare e come farlo per slamarli al fine di salvaguardare la fauna ittica.
Poi uno è sempre libero di appendere la canna e darsi alla fotografia o di lanciare con l’amo troncato.
10:06


Istruttore SIM
23 Settembre 2012

X josue’
mi piacciono i fiocchetti pero’ lancio io,sei daccordo Malik? ;D ;D ;D ;D ;D ;D
X tutti
La cosa piu’ importante e’ non toccare il pesce e usare ami senza ardiglione.Io pesco sempre senza guadino e ho due modi per rilasciare il pesce,allento tutto sperando che si liberi,oppure vado con la punta della canna modi slamatore e se non e’ sufficente porto il pesce in acque calme e senza toglierlo dall’acqua prendo la mosca con le mani.Questo e’ uno dei motivi perche’ non ho mai foto di catture.
Cioa piero
10:36


Mayfly
23 Settembre 2012

mi piacciono i fiocchetti pero’ lancio io,sei daccordo Malik? ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Per vedere i nostri video click qui : Vimeo Simfly
18:08


Mayfly

Istruttore SIM
23 Settembre 2012

Condivido il messaggio di Antonio, in fondo la morale è semplice: se pratichiamo il C&R abbiamo l’obbligo di trattare con cura il pesce.
Altrimenti facciamo meno danni se lo portiamo a casa e lo inforniamo con le patate o lo saltiamo in padella con i funghi.
Bagnare le mani (entrambe!) è fondamentale. La mano asciutta toglie il muco protettivo dalla pelle del pesce e lo espone a micosi mortali.
Il pesce non va stretto nelle mani nella parte ventrale, anche se cerca (ovviamente) di liberarsi dalla cattura. Per questo è importante salparlo in acqua bassa dove è più facilmente controllabile e tenerlo per la pinna caudale o al limite al di sotto delle branchie (soprattutto quelli di taglia).
L’uso corretto del guadino è fondamentale.
Il guadino va scelto a maglie strette (sono ottime quelle usate nel carp fishing) e come quelle che ci descrive Sergio, ovvero di silicone che non consente l’aggressione di funghi e batteri.
Va opportunamente lavato dopo ogni uscita (al pari degli scarponi e degli waders – che altrimenti puzzano pure!!!). Se si seguono queste piccole regolette il guadino è un ottimo alleato di pesci e pescatori.
L’uso di finali troppo sottili può essere deleterio perché si rischia di prolungare troppo il combattimento col pesce o peggio, la rottura dello stesso con la conseguenza che il nostro pesciolone si troverà ad avere uno strano piercing indesiderato in bocca per un periodo piuttosto lungo di tempo.
L’amo oltre ad essere barbless (senza ardiglione) deve anche essere perfettamente affilato ed appuntito, controlliamolo sempre, eviteremo ferrate a vuoto e ferite difficili da rimarginare alla bocca del pesce.
"Wildness is the Preservation of the World, so seek the Wolf in Thyself"
20:26


Mayfly
7 Febbraio 2007

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