CHE COS’E’ LA “SPINA” DI UNA CANNA E COME LA SI TROVA.
Prima di spiegare come si cerca la SPINA di una canna è meglio conoscere ( in linea di massima) come vengono prodotti e fabbricati i grezzi.
Il materiale di base è il carbonio di solito si usa carbonio di “ alta qualità” che consente di ottenere canne leggere senza per questo rinunciare alla robustezza .
Alla base di una buona canna ci deve essere un’ottima progettazione, approfonditi studi su tutti gli elementi che formano la canna, i diametri, le lunghezze, le resistenze i pesi ecc. ecc. dopo tutti questi studi vengono realizzati i mandrini.
Mi ricordo di aver letto un’intervista fatta ad un grande produttore di canne , che disse “ per una buona canna non sono sufficienti il miglior carbonio e resina ; fondamentale è l’esperienza e la professionalità del personale di produzione , la cosa importante non è fabbricare canne da pesca ma soddisfare le aspettative dei pescatori .“
Il procedimento di costruzione di un grezzo in carbonio prevede l’avvolgimento su di un mandrino conico , di un foglio di tessuto di graffite , avvolto in modo da formare una spirale sovrapposta .
Intorno a questa spirale sovrapposta di carbonio viene, con un apposita macchina, avvolta a spire molto strette una pellicola di plastica termo restringente, dopo di che il mandrino con avvolto il foglio di carbonio viene messo in forno sino a cottura completata finita la cottura viene tolto il nastro di plastica termo restringente .
Il grezzo, a causa del nastro termo restringente , si presenterà solcato per tutta la sua lunghezza da tante piccole spirali , dovute dalla fuori uscita della resina che ha preso la forma del nastro .
Il grezzo può essere mantenuto cosi con queste piccole spirali o rettificato e poi anche verniciato.
Come abbiamo detto il foglio di carbonio viene avvolto intorno al mandrino in modo da formare una spirale sovrapposta che ha il punto di inizio dell’avvolgimento che è contrapposto di 180° rispetto al punto finale dell’avvolgimento ( foto Punti A e B ).
I due punti A e B , a causa di un ulteriore sovrapposizione di fibra di carbonio, danno origine alle Spine che saranno le direttrici rigide del nostro grezzo.
C e D invece saranno le direttrici opposte alla nostra spina, perciò le direttrici che si fletteranno di più nel nostro grezzo, dove poi andranno montati gli anelli.
Per montare gli anelli noi andremo a cercare l’esatto contrario della spina, perciò cercheremo il punto di maggior flessibilità.
Per cercare e determinare la spina bisogna appoggiare la parte inferiore del nostro grezzo su di un piano, con le dita della mano destra ( o sinistra ) tenere il grezzo nella parte superiore, formando un angolo rispetto al piano di circa 45°. Con la mano sinistra si fa pressione al centro , e si fa ruotare poco per volta il grezzo fra le dita della mano destra.
Ruotando automaticamente il grezzo si andrà a posizionare nella sua posizione naturale di flessione, quello che si avvertirà fra le dita sono dei piccoli scatti ad ogni scatto il nostro grezzo si andrà a posizione su di una direttrice flettente.
Le direttrici flettenti sono due ( C e D come si vede nel disegno sopra) gli anelli li possiamo montare sia sulla direttrice C (morbida ++) sia sulla D ( morbida +), dipende da che azione vogliamo avere ,
montati sulla C avremo più energia nella spinta dietro e meno nella spina in avanti, montati sulla D meno energia nel lancio dietro e più nel lancio in avanti.
Questa manovra va fatta con tutti i pezzi che compongono la nostra canna, devono essere tutti perfettamente in spina se anche solo un pezzo viene montato fuori spina , le continue sollecitazioni durante il lancio faranno si che il nostro pezzo fuori spina cercherà sempre di ruotare verso la sua posizione naturale e come risultato avremo un movimento torsionale del pezzo, che a lungo andare possono causare la fuoriuscita del pezzo o addirittura la rottura dello stesso.
Una volta trovata la spina andiamo a segnare con un pennarello bianco il punto superiore del grezzo che sarà la direttrice su cui andremo a montare gli anelli.
MONTAGGIO DEL PORTA MULINELLO E DEL SUGHERO
Iniziamo a montare il porta mulinello …
Se il porta mulinello è troppo largo bisogna avvolgere intorno al grezzo del nastro di carta da carrozziere in modo che il gioco che ci sarà tra il grezzo e il porta mulinello sarà minimo.
Vi dico quale metodo uso io per montare il porta mulinello Sulla direttrice flettente che avevo segnato in precedenza vado a montare un anello che mi farà da punto di riferimento per poi montare ben centrato il porta mulinello.
Utilizzo un vecchio piedino di un mulinello per centrare il porta mulinello, che andrò a montare sul grezzo, mettendolo in linea con l’anello montato sulla direttrice flettente che mi fa da punto di riferimento.
Per fissare il porta mulinello uso il Vinavil, ma va benissimo anche la colla a caldo o la bicomponente, l’unico vantaggio del Vinavil e della colla a caldo è, che in caso di sostituzione del sughero o del porta mulinello, basterà immergere il pezzo da sostituire in acqua bollente per pochi minuti tirare piano piano e come per incanto si sfilerà.
Faccio scivolare il porta mulinello nella sua posizione definitiva, con il piedino che funge da mirino, montato nel porta mulinello, controllo bene che sia perfettamente in asse con il nostro anello, tolgo la colla in eccesso e lascio asciugare bene per un’intera giornata.
Di solito il diametro del foro del sughero è minore rispetto al diametro del grezzo, bisogna allargare il foro con l’utilizzo di una raspa da legno a forma di coda di topo per questa operazione bisogna dare qualche colpo di lima e poi provare ad infilare il grezzo, si continuerà fino a quando il sughero si infilerà comodamente.
Deve rimanere un minimo gioco tra il sughero e il grezzo.
Mettiamo la colla sul nostro grezzo, spingiamo il sughero fino in fondo ( meglio se mentre spingiamo ruotiamo anche per far aderire meglio la colla ) cosi che vada a combaciare perfettamente con il porta mulinello, togliendo subito la colla in eccesso.
Ultima operazione incolliamo anche la piccola ghiera di metallo tra il grezzo e la fine del sughero, che va a coprire il gioco tra il grezzo e il sughero e magari anche qualche piccola imperfezione dovuta all’operazione di allargamento del foro con la lima a coda di topo.
Nel prossimo articolo inizieremo le legature…. Buon lavoro a tutti.