Questo manuale, che sarà un viaggio tra grezzi, porta mulinelli, sugheri, colle vernici ecc.. ecc.. sarà suddiviso in diversi articoli, perché sono veramente tante le cosa da dire e perché vorrei che diventassero, già dall’inizio, uno scambio di idee e di esperienze che andranno ad arricchire il nostro bagaglio di Rodmakers.
1° ARTICOLO
Componentistica e materiali per la costruzione di una canna da pesca a mosca.
2° ARTICOLO
Come si costruisce un’impugnatura in sughero.
3° ARTICOLO
Cos’è la Spina di una canna e come si trova.
4° ARTICOLO
Come si monta un porta mulinello e un’ impugnatura in sughero.
5° ARTICOLO
Come si montano gli anelli e come si fanno le legature ( con uno o più fili ).
6° ARTICOLO
La verniciatura delle legature e come si esegue la scritta sul grezzo.
Direi di vedere brevemente le tipologie principali delle canne da mosca per poi passare a fare una veloce carrellata sulla componentistica e sui materiali che servono per la costruirle.
TIPOLOGIE PRINCIPALE DELLE CANNE DA MOSCA
AZIONE RAPIDA – AZIONE DI PUNTA
Tallone e parte centrale della canna abbastanza rigidi ed è solo il cimino a flettersi.
Canna che viene usata nella tecnica TLT , tecnica che predilige lanciare in altissima velocità con code leggere.
AZIONE MEDIA
Tallone abbastanza rigido , parte centrale e cimino che si flettono progressivamente.
Canna usata dalla maggior parte dei pescatori a mosca.
AZIONE PARABOLICA
Tallone parte centrale e cimino che si flettono formando un arco.
Canna lenta ma molto piacevole in pesca.
La prima cosa da fare è guardare e verificare attentamente che non ci siano evidenti difetti o anomalie costruttive del grezzo. I vari pezzi del grezzo vanno osservati attentamente una volta montati fra loro, cosa importante che non ci siano delle curve soprattutto nel vettino, in poche parole la canna deve essere perfettamente diritta.
Non mi soffermo sulla scelta della tipologia del grezzo, per quanto riguarda l’azione perché credo sia prettamente personale.
Quando andremo a vedere e a parlare delle varie fasi di montaggio del grezzo andremo ad approfondire il significato del termine SPINA, cos’è e come cercarla.
Di porta mulinelli in commercio ne troviamo di vari tipi, con il serraggio a vite o ad anelli scorrevoli, molte case ti danno la possibilità di scegliere fra due misure interne o 10 mm o 16 mm la misura va decisa secondo il diametro del tallone del grezzo che andremo a montare.
Ci sono porta mulinelli che hanno un diametro esterno della radica di 17,5 mm ( che è lo standard ) altri che hanno il diametro di 15 mm, la scelta di una misura o dell’ altra è dettata dal gusto personale pur tenendo presente che un porta mulinello più sottile va meglio per una canna più corta dalla 6’ alla 7’6’’ massimo 8’ perché è una questione di equilibri e proporzioni nel montare il grezzo.
Può essere fatto di diversi materiali, dalla radica più ricercata al sughero al metallo alla fibra di carbonio in madreperla ecc., ne ho visti di tutti i tipi e purtroppo di tutti i prezzi.
Negli ultimi anni ho visto che la tendenza và verso i serraggi a vite.
Come per i porta mulinello, di impugnature in sughero, in commercio, ne troviamo di forme e lunghezze diverse e vanno scelte o fatte (se abbiamo una buona manualità e l’attrezzatura per poterlo fare) in rapporto alla canna che andremo a costruire, l’impugnatura in sughero che montiamo per una 7’6″ non può essere la stessa che andremo a montare su una 10′.
Tra le forme più conosciute abbiamo l’impugnatura a forma di sigaro, doppio tulipano, a coda di pesce, impugnatura per canna a due mani, ecc.
Ripeto scegliere il tipo di impugnatura è molto personale, ma come ho già detto, ricordatevi sempre che l’impugnatura di una 7’6″ deve essere diversa dall’impugnatura di una 10′, cambia il modo di impugnare la canna, il modo di spingere….. il discorso da fare sarebbe davvero lungo … lo si potrà fare quando si andrà a parlare di lancio.
Vediamo le impugnature che ci sono sotto partendo da sinistra verso destra:
1 impugnatura a forma di sigaro và benissimo fino alla 8’6″
2 impugnatura a coda di pesce va benissimo fino alla 9′
3 impugnatura a doppio tulipano dalla 9′ in su
4 impugnatura a due mani dalla 12′ in su
Quindi canne di lunghezze diverse, impugnature diverse…come diversa è la provenienza del sughero e la qualità del sughero.Il sughero può arrivare dal Portogallo e a detta di tutti è il migliore, può essere il nostro sughero nazionale e arriva dalla Sardegna, può arrivare dalla Francia dall’America ecc..A parte la provenienza, la qualità deve essere ottima, il sughero deve essere bello compatto senza troppe butterature e di conseguenza troppe stuccature, deve essere un sughero di prima qualità, diciamo che il massimo sarebbe un sughero con tripla AAA.
Questa tabella, riportata sotto, mostra le tipologie di sughero sardo in cui la A va ad identificare il sughero migliore, senza imperfezioni e scalando in qualità arriviamo alla D che è la qualità più scadente.
Il sughero rosa Portoghese, super selezionato, arriva addirittura ad avere tre AAA.
Comunque il nostro sughero va benissimo per costruire le nostre impugnature.
Un tempo tutte le case produttrici montavano anelli a serpentina, perché queste case produttrici erano molto legate alla tradizione anglosassone, tradizione che dettava legge sulla tecnica della pesca a mosca.
Poi il progresso ci ha portato all’anello a piede singolo che vediamo ormai montato sulla maggior parte delle canne in commercio.
Personalmente preferisco quelli a ponte unico, meno legature minor peso, ho letto alcuni articoli di case produttrici che dicono che montando gli anelli a mono ponte si ha uno shooting decisamente maggiore, sicuramente lanciando con code leggere abbiamo un attrito inferiore che la coda produce su gli anelli, la coda appoggia solamente su una piccola superficie degli anelli, o sopra o sotto, ma non viene mai a contatto diretto con la canna, cosa che invece succede con le serpentine.
Secondo il mio giudizio la scelta fra ponte unico e doppio ponte è molto personale e la differenza è davvero minima, come personale è la scelta di anelli fatti con un materiale o un altro, se vogliamo la leggerezza e la resistenza possiamo scegliere anelli in lega di nickel titanio, sono realizzati in modo tale da essere molto resistenti, ma allo stesso tempo flessibili e se vengono schiacciati ritornano senza problemi alla loro posizione originaria.Poi ci sono quelli in acciaio inox con finitura cromata o finitura super hard chrome, poi ci sono quelli a forma ovale… Credo proprio che gli anelli siano una scelta molto personale.
Tabella misura anelli
La tabella allegata è una tabella standard e fa riferimento a canne per code 3-4-5. Per code più pesanti occorre aumentare la dimensione degli anelli. Per canne della stessa misura, vengono proposte due alternative di montaggio degli anelli.
Molti produttori di canne quando ti inviano un grezzo ti mandano anche la scheda di montaggio degli anelli.
Montandoci noi la canna abbiamo la possibilità di provare tutte le soluzioni possibili di montaggio.
Personalmente quando monto per la prima volta un grezzo, parto sicuramente dalla tabella, poi gli anelli li fisso con del nastro adesivo, una volta che li ho fissati tutti con il nastro adesivo monto il mulinello infilo la coda e provo l’azione della canna, vado a spostare la posizione degli anelli fino a quando non trovo l’azione giusta, quindi passo alla legatura.
Sono Anelli di congiunzione tra impugnatura e grezzo.
Sono anelli di diversa fattura e di diverso materiale, possono essere in ottone, alluminio, plastica, metallo pregiato o in radica uguale al porta mulinello.
Su tutte le canne che troviamo in commercio, a circa un centimetro sopra l’anello di finitura, troviamo l’anello ferma mosca che può essere fisso o ripiegabile.
Personalmente non lo monto, da fastidio, molte volte quando si fa shooting, magari in anticipo perché si sta facendo un certo tipo di lancio, la coda si va ad attorcigliare sempre lì.
Per l’assemblaggio del porta mulinello e dell’impugnatura di sughero, c’è chi usa una colla bicomponente, con indurimento minimo a 15/20 minuti, tempo che da la possibilità di eseguire qualche manovra di aggiustamento dei pezzi in fase di lavorazione, io personalmente uso il Vinavil a presa rapida (ci mette circa due ore per indurire), altra ottima colla è quella a caldo.
Il vantaggio nell’usare il Vinavil o la colla a caldo è che in caso di sostituzione del porta mulinello o dell’impugnatura non c’è bisogno di rompere tutto, basta immergere il pezzo da sostituire in acqua bollente per qualche minuto, tirare e il pezzo si sfilerà.
Per le vernici di finitura la bicomponente è la colla ideale.
Parecchie ore per l’indurimento (circa 6 ore) ma i risultati sono ottimi, la cosa importante è far girare lentamente la canna per tutte le ore che servono per l’indurimento, cosi facendo si evita l’effetto goccia.
Quando andremo a vedere il capitolo riguardante la verniciatura vi mostrerò l’apparecchio che ho costruito per far girare la canna (utilizzando il motorino del girarrosto del forno elettrico).
Le legature non sono difficili, sono solo un po’ lunghe da fare, bisogna solo essere precisi e non avere fretta di finire.
Uno dei migliori materiali è il filo in nylon della Gudernbrod, è il più forte ed ha il colori più brillanti, perfetto per le legature degli anelli, disponibile in diversi spessori ma quello che si usa per la maggiore è di tipo A.
Ricordatevi sempre di non tirare forte il filo in fase di legatura, perché la verniciatura tende a stringere il filo di montaggio e di conseguenza l’anello che è a contatto con il grezzo, il rischio è di rendere la canna molto delicata in quel punto e quindi di rischiare la rottura.
Il colore delle legature è prettamente personale, ricordatevi che se non usate il Color Preserver (vernice da mettere sulla legatura per mantenere il colore originale del filato) quando mettete la bicomponente il filato cambia colore, o si scurisce o addirittura certi colori, come il giallo, diventano trasparenti.
Non c’è molto da dire su questo argomento, ho provato di tutto, la china (Pelikan), mi sono accorto che non è più la china di una volta, mi ricordavo una china bella densa invece quella che vendono adesso è molto annacquata difficile da far rimanere sul grezzo, ho provato i pennarelli indelebili, ma pur usando quello con la punta più sottile, scrive sempre troppo grosso.
Sono riuscito a trovare in un colorificio una china indelebile “FAVOLOSA”
– RASPE A CODA DI TOPO: una piccola e una media – per allargare il buco all’interno dell’impugnatura di sughero.
– LIMA PIATTA PER IL FERRO: molto piccola – per limare i piedini degli anelli.
– FRESE DA LEGNO: se si fanno anche i sugheri – per creare la sede dove alloggiare la ghiera del porta mulinello.
– NASTRO ADESIVO DI CARTA DA CARROZZIERE: da mettere sul grezzo in caso occorresse aumentare lo spessore nel montare impugnatura e porta mulinello.
– NASTRO ADESIVO AUTOAGGLOMERANTE: per tenere fermi gli anelli quando si prova la canna, per tenere fermi gli anelli (tagliandolo a strisce sottili) quando si legano, per avvolgere il sughero dopo averlo fissato con la colla.
– TAGLIERINO (cutter)
– RIGHELLO
Spero di essermi ricordato tutto.
Roberto Pietresato