mercoledì , 4 Dicembre 2024

La storia insegna: un confronto tra i vari autori

Sempre più spesso in questi anni ci capita di vivere una gara di interpretazioni fra gli appassionati di costruzione di artificiali per la pesca a mosca, ma come si è detto più volte la storia ci insegna che tutto è stato già trattato dai nostri predecessori che si sono avvicendati nei secoli.

Negli anni a cavallo del 1900, per esempio, possiamo riscontrare il confronto fra F.M. Halford e L. de Boisset con le loro diverse interpretazioni nel creare la migliore imitazione della celebre Ephemera danica.

F.M. Halford infatti proponeva, nella seconda serie delle sue creazioni del 1886, per la E. danica la n°5 Spent Gnat male e la n° 6 Spent Gnat female.

N 5 SPENT GNAT HALFORD II

N°5 spent gnat male, seconda serie
ali: 4 piume di gallo andaluso grigio scuro messe orizzontali
hackle in testa: pernice scura
hackle spalla: 2 piume di gallo giallo di Napoli (29-2)
corpo: rafia vegetale chiusa in coda con 3 giri e 6 giri avvolto sul corpo di crine di cavallo marrone cioccolato (342-4)
coda: gallina tinta marrone (342-4)
amo: n°4 del 94842
testa: nera

N°6 spent gnat female, seconda serie
ali: 4 piume di gallo andaluso messe spent
hackle: 2 hackle di gallo andaluso chiaro
corpo: rafia vegetale tinta giallo ocra (326-1)
chiusi verso la cosa con 2 giri + 6 giri avvolti sul corpo di condor tinto marrone (342-4)
coda: gallina tinta marrone (342-4)
amo: n°3 mustad 94842
testa: nera

I numeri delle colorazioni corrispondono alla discalia creata da F.M. Halford: il colore delle ali andaluso è un riferimento al colore dei cavalli dell’Andalusia, che sono dal manto grigio scuro pezzato grigio chiaro.

A questi due artificiali L. De Boisset contrapponeva le sue tre imitazioni presenti nella sua Serie gallica: la n° 3 E. danica subimago male, la n° 4 E. danica imago female e la n° 5 E. danica spent female.

N. 3 – Ephemera danica subimago male
ali: fibre di gallo oliva medio e grigio medio miscelati
corpo: rafia naturale
rigaggio: crine di cavallo bruno
coda: fibre di gallo nero
amo: mustad n°12-13 94840
testa: nera
hackle: 1 honey 1 ginger

N. 4 – Ephemera danica imago female
torace: seta nera
ali: fibre di gallo badger
corpo: seta avorio impermeabilizzata
rigaggio: in tinsel bruno scuro
testa: seta nera
hackle: 1 gallo rusty 1 grigio medio

N. 5 – Ephemera danica spent female
amo: mustad 94840 n°11-12
coda: fibre di hackle rossiccio
corpo: rafia naturale
rigaggio: quill tinto bruno scuro
ali: punte di gallo grigio chiaro messe orizzontali
hackle: 1 ginger 1 grigio blu
testa: nera

Il De Boisset, grande entomologo e pescatore a mosca, elenca le imitazioni della sua Serie Gallica dal n°1 al n°37 e per ogni numero corrisponde il nome dell’insetto che imita, tutto questo per non ricorrere alla terminologia già esistente dagli autori che lo hanno preceduto.

Sempre L. De Boisset proponeva nella Serie Gallica la n°16 B.W.O. (oliva ali blu) e la n°17 B.W.O. imago spent per imitare l’Ephemerella ignita, specie molto abbondante da giugno ad ottobre che provoca delle bollate magnifiche.

N. 16 – B.W.O. subimago female
ali: blu oliva
amo: mustad 94840 n°16-17
filo: seta nera
code: fibre di hackle di gallo grigio scuro
corpo: pelliccia di foca giallo sporco anellata di sottile filo d’argento
torace: giallo rossastro tenendo conto in un certo modo dell’andatura della gobba dell’insetto
ali: 2 punte di hackle grigio-blu (abbastanza scure, divise)
hackle: avvolgere 2 hackle sottili molto brillanti, 1 grigio medio 1 rosso caldo
testa: nera

N. 17 – B.W.O. imago spent
amo: mustad 94840 n°15-16
filo: seta nera
coda: fibre di gallo rosso
corpo: quill tinto rosso bordeaux (occhio di pavone)
ali: 2 punte di hackle di gallo grigio ginger molto chiaro fissate orizzontalmente per simulare le ali stese
hackle: gallo honey dun oppure 1 hackle grigia 1 rosso medio
testa: nera

L’imago spent è soprattutto adoperato per la pesca al crepuscolo, quando le femmine cadono morenti sull’acqua dopo aver depositato le uova.

David Jacques contrapponeva alle imitazioni del De Boisset la sua B.W.O., inserita nel libro TROUT FLIES: A DISCUSSION AND A DICTIONARY di A. Courtney Williams del 1932.

La citazione nel libro: “questa è una buona rappresentazione della Ephemerella ignita maschio. Questo metodo di costruzione del corpo, avvolgendo il p.v.c. sopra la herl di struzzo, tende a intrappolare le sacche d’aria all’interno del manto e favorisce il galleggiamento. Ideato dal noto entomologo inglese David Jacques”.

B.W.O. di David Jacques
amo: mustad n°16-15
filo: seta arancio
coda: fibre di gallo oliva chiaro
corpo: foglietti in p.v.c. trasparenti colorati oliva, avvolto sopra una barba di struzzo tinta giallo sporco
ali: 2 lembi di penna d’ala di folaga
hackle: gallo oliva chiaro
testa: arancio

Questo è l’inizio della modernità della costruzione con l’introduzione dei materiali sintetici.

Un altro confronto interessante cui accennare è quello riguardante l’artificiale conosciuto come “August Dun”.

Thomas Roger Woolley, grande studioso di flora e fauna, nato a Tutbury (le sue mosche di trovano nel museo di Tutbury), nel “The forgotten fly” del gennaio 1877 menziona la August Dun.

amo: mustad n°14-15
corpo: barbe della coda del fagiano
rigaggio: filo oro
coda: fibre di hackle coch-y-boudhu
ali: sezioni dell’ala della penna di beccaccia
hackle: gallo coch-y-boudhu
testa: nera

Ma il primo a menzionare l’artificiale in oggetto (e darne il dressing) è Alfred Ronalds nel 1836. Infatti nel suo “Fly Fisher’s Entomology presenta la sua N°38 “The august dun”: “Questo è il miglior artificiale nel Dove. Nel Galles la costruiscono con un hackle di pernice chiazzata marrone, corpo con seta verde pallido. È molto celebre in Scozia come mosca da caccia. Può essere usata con successo anche in luglio”. In quel periodo non era stato ancora inventato l’amo con l’occhiello, veniva fissato sul gambo uno spezzone di crine di cavallo bianco o uno spezzone di gut di cm 12.15.

amo: 287h n°7-8
corpo: formata da seta floscia marrone rigato con filo di seta giallo
code: n°2 baffi di coniglio
ali: 2 piume dell’ala di gallina marrone
zampe: hackle rosso macchiato marrone (n.b. le zampe possono essere costruite con una piuma di pernice scozzese)
ordine: neuroptera
famiglia: ephemeridae
genere: baetis
specie: fluminum (pseudimago) (femmina)

Sempre di Alfred Ronalds vale la pena menzionare anche la sua interpretazione della celeberrima March Brown che, la sistematica di quei tempi, veniva assegnata al genere Baetis, specie longicauda.

N°8 – March Brown
amo: 287h n°7-8
corpo: peli della faccia del lepre, rigaggio con seta olive tinta marrone
coda: 2 fili della piuma di pernice
ali: 2 piume dell’ala della fagiana copritrici
zampe: piuma della pernice della schiena
ordine: neuroptera
famiglia: ephemeridae
genere: baetis
specie: longicauda (maschio)

Come fare a non menzionare in chiusura Leonard West, grande entomologo e studioso, che ha discriminato nel 1912 ben 102 insetti tra terrestrial e macroinvertebrati, ideando fra questi l’imitazione di Stone Fly (Perlidae) e la Pale Cinnamon Sedge (tricottero).

N. 50 Mosca della pietra
occhi: lana gialla
zampe: pernice marrone
torace: rafia color erba
ali: gallo blu chiazzato
corpo: rafia oliva scura sopra a lana gialla
rigaggio: lana gialla
coda: fibre di coda di fagiano
antenne: fagiano
amo: n°12

Pale Cinnamon Sedge
amo: 17-15
zampe: gallina selvatica scura
ali: rallo di terra chiazzato
corpo: fagiano fibre della coda
rigaggio: seta gialla
antenne: germano reale
testa: marrone

 

A cura della S.I.M. – Gruppo Entomologia e Costruzione
(foto tratte dal libro autobiografico di Alfeo Busilacchio di prossima pubblicazione)

About Roberto

Approdato alla pesca con la mosca artificiale nel 1976, ne trae il massimo della soddisfazione grazie al connubio con la passione della fotografia e delle scienze naturali.
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