E’ la più celebre delle mosche francesi ed è nata negli anni ’20 da padre sconosciuto. Si suppone che derivi da una mosca bretone, reinventata da Cuvalier, ma poco utilizzata; tornò alla ribalta per merito del Colonnello Ogareff, un emigrato russo e grande pescatore a mosca.
Ogareff utilizzava questa mosca, con grande efficacia quando volavano le grandi effimere (mosche di maggio), grandi tricotteri e grandi plecotteri.
La giudicava la migliore al mondo, sia ai fini della cattura, che per la bellezza, ma soprattutto per la galleggiabilità.
Il dressing
Amo: Mustad 94842 n°14-18
Filo di montaggio: Seta nera (possibilmente)
Ali: N°4, 2 punte di hackle grizzly messe in orizzontale (che sostituiscono le piume del cuculo uccello protetto), 2 punte di hackle rosso leggermente distanziate)
Code: Fibre del collo del fagiano dorato
Corpo: 1 hackle rosso, filo seta nera, raffia naturale
Rigaggio: Seta nera
Hackle: 2 piume di gallo rosso, in testa qualche giro di pernice grigia
Testa: Seta nera
Fasi costruttive
Si inizia fissando le ali, per dividere il gambo dall’amo, un terzo verso l’occhiello per le ali e le hackles, due terzi per il corpo.
Le prime ali sono le grizzly che hanno sostituito le piume del cuculo (uccello protetto), poi 2 punte di hackle rosso leggermente distanziate.
Poi si fissano le code, successivamente si fissano i materiali per la composizione del corpo, per primo i materiali che si utilizzano per ultimo.
Quindi si avvolge per prima la raffia naturale ed a seguire la seta nera del rigaggio.
Quindi si avvolge la piuma di hackle rossa a formare il palmer.
A seguire si appongono le 2 hackles rosse e si avvolgono a formare il collarino del torace.
Per ultimo si aggiunge la pernice grigia e si avvolge per 2-3 giri davanti alle hackles rosse.
Si termina la mosca creando la testina in seta nera e con i classici 5 giri di chiusura.
A cura della S.I.M. – Gruppo Entomologia e Costruzione