Il principio fondamentale è lo stesso delle altre tecniche di lancio: la mano sinistra effettua una trazione al fine di aumentare la velocità della coda.
Tuttavia, la canna inclinata lateralmente consente un’escursione della vetta molto più ampia con un conseguente notevole incremento di velocità, utile per proiettare in distanza le code leggere utilizzate dalla TS (e dalla TLT).
La doppia trazione è l’unico lancio che non è direttamente finalizzato all’azione di pesca, nel senso che permette una padronanza molto limitata del controllo del complesso coda – finale – mosca, sia a causa della distanza sia a causa della traiettoria parallela. Verrà quindi utilizzata unicamente quando saremo costretti a “lanciare lungo”.
È fondamentale che la punta della vetta, nel lancio in doppia trazione con code leggere, segua rigorosamente una traiettoria rettilinea: il minimo fuori piano della coda, o una sua qualsiasi ondulazione, risulterebbero fatali.
Nella doppia trazione, il corpo si dispone leggermente girato di lato, con il piede sinistro, per i destrorsi, in posizione più avanzata del destro, in modo da assorbire il caricamento del corpo durante la spinta in avanti, e di permettere un’ampiezza maggiore dell’escursione della canna; infatti una posizione frontale limiterebbe i movimenti all’indietro delle nostre leve articolari, sottraendo spazi ai caricamenti.
Contrariamente agli altri lanci tipici della SIM, nei quali la mano sinistra si limita a mantenere la tensione della coda, nella doppia trazione essa effettua una vera e propria trazione sia nel lancio avanti sia in quello dietro.
Il movimento inizia con il braccio destro completamente disteso in avanti e la canna parallela al terreno.
Le mani sono vicine tra loro, ed arretrano insieme, quando la mano destra oltrepassa la spalla, è quindi comincia a dare la massima spinta, proseguendo ad arretrare, il braccio sinistro traziona la coda in senso opposto.
Il movimento del braccio sinistro è ampio e progressivo, trazionando in modo esplosivo nel preciso istante in cui la destra esegue il momento spinta dietro e verso l’alto.
La mano destra proseguirà quindi nella fase d’ammortizzamento dietro, mentre la sinistra sarà riportata nuovamente accanto al mulinello.
Un attimo prima che la coda inizi a cadere per effetto della gravità, le braccia inizieranno nuovamente la trazione mentre la canna inizierà il suo percorso in avanti.
Il movimento anche in questo caso sarà ampio e progressivo, concludendosi con un’ulteriore decisa trazione finale della sinistra nel momento in cui la destra effettuerà il momento spinta in avanti .
Il rilascio dello shooting costituirà il momento conclusivo.
Durante le fasi di questo lancio è fondamentale che l’intera muscolatura preposta sia ben raggruppata e che la parte della canna sollecitata sia quella più vicina al tallone.
E’ auspicabile fare shooting anche durante il lancio dietro per allungare la quantità di coda fuori dalla vetta, al fine di minimizzare il numero di falsi lanci, infatti, tenendo conto della difficoltà di mantenere il coordinamento dei movimenti, i falsi lanci dovrebbero essere limitati a 3 o 4 al massimo.
Caratteristiche peculiari:
· Raggiungimento di grandi distanze.
· Proiezione di esche voluminose.
· Scarsa gestione della posa del finale e dell’artificiale.
· Ottimo allenamento per il mantenimento del piano di lancio e l’allungamento del trascinamento