I Lanci Curvi Dinamici si differenziano dai lanci curvi inerziali “underpowered” perché, se in questi ultimi, la curva della coda e/o del finale è creata sfruttando l’inerzia controllata del sistema e, quindi, depositando letteralmente in acqua un loop a parziale svolgimento, nei lanci curvi dinamici è lo scaricamento peculiare che caratterizza a conferire al sistema coda-finale una traiettoria ellittica e di conseguenza una posa curva.
Grazie a tale caratteristica è ovvio che i lanci curvi dinamici si distingueranno per una maggior precisione, per una
maggior velocità e possibilità di controllo, anche in caso di vento, come per capacità di penetrazione, di shooting, ecc, ecc.
Il padre di tutti i lanci curvi dinamici è quel lancio, creato e sviluppato in seno alla SIM alcuni anni orsono, chiamato comunemente “lancio svirgolato” e ormai divenuto famoso in tutto il mondo della pesca a mosca per le sue innegabili doti di spettacolarità, facilità d’esecuzione ed utilità estrema in pesca.
Il risultato di tale lancio è un disegno della coda curvo più o meno ampio, a destra (e, con dinamica speculare, parzialmente anche a sinistra), in cui visivamente possiamo osservare che l’artificiale compie un vero e proprio salto – o comunque un percorso – verso destra (o sinistra), seguendo durante lo svolgimento degli ultimi cm del tip, una traiettoria ellittica.
In pratica è come se lanciassimo di lato, alla nostra destra, pur lanciando di dritto, in quanto il loop che otteniamo è, in effetti, orientato perpendicolarmente alla posizione del lanciatore e della canna, e non parallelamente allo stesso. Questa è una caratteristica che fa dello svirgolato un lancio unico e spettacolare nel suo genere. Come potrete intuire è un lancio di grande efficacia, sia per aggirare ostacoli (essendo nato proprio con questa funzione), sia per combattere il dragaggio.
Vi sono vari modi per eseguire uno svirgolato ognuno con caratteristiche peculiari che utilizzeremo secondo necessità: possiamo ottenerlo con uno scaricamento in senso antiorario della parte alta (vetta-centro) della canna attorno all’asse della canna stessa. Potremmo definirlo scaricamento “di cavitazione” (o in gergo più rustico “cavitazionale”) o in 3D, in quanto coinvolge più piani , descrivendo un’ellisse e porterà ad avere una posa in acqua più rotonda e curva.
Altro modo può essere un’applicazione brusca e anticipata della forza causando uno scarico convesso della vetta rispetto alla linea di lancio.
In definitiva si tratta di creare e controllare un loop chiuso su se stesso (Tailing Loop) riuscendo a spostare la coda tra canna e loop per non far impigliare la mosca sulla coda stessa come avviene normalmente a chi inizia a lanciare con la canna da mosca.
Si noti come quello che comunemente è un errore che viene semplicemente corretto per essere eliminato, nella TS viene utilizzato per superare situazioni di pesca altrimenti impossibili da affrontare.