Come da quindici anni il Sim Fly Festival si è svolto a Castel di Sangro dal 22 al 24 giugno 2018.
Un evento che è diventato un appuntamento internazionale che promuove la pesca a mosca ed i suoi aspetti culturali ed etici oltre che tecnici.
I numerosi fly tier sia italiani che stranieri nonché i rodmaker dell’Ibra hanno tenuto dimostrazioni di costruzione e mini corsi per i neofiti e per coloro che volevano apprendere l’arte della costruzione.
Gli istruttori della Sim sono stati a disposizione dei visitatori per dimostrazioni e mini corsi di lancio di tecnica Sim che ormai è riconosciuta a livello internazionale come Italian fly casting style.
Il Festival è stato preceduto venerdì sera dalla consueta cena nel chiostro del Convento della Maddalena ove 2 chef di Castel di Sangro hanno interpretato la trota quale prodotto tipico del territorio. Le trote ovviamente di allevamento sono state fornite dal nostro sponsor Troticoltura Erede Rossi che da 8 anni ci supporta in questo evento molto apprezzato per l’atmosfera conviviale che si vive, con la complicità del buon vino offerto dalla Cantina di Miglianico e dalla fantastica pasta di Rustichella d’Abruzzo.
Il sabato sono state svolte tutte le attività programmate compreso lo storico incontro tra le scuole di pesca a mosca che hanno discusso il tema “scuole di pesca a mosca. Quale futuro?”
Hanno partecipato oltre alla Sim, la SLM, l’Unpem, il Cipm, assente giustificato la Scuola di Claudio Carrara.
La discussione molto serena ma animata, ha toccato i temi che sono più dibattuti in questo periodo storico ed in particolare la necessità di diffondere non solo la tecnica ma sopratutto la storia, l’aspetto entomologico ed i principi etici che sono alla base della nostra disciplina. Si assiste spesso ad una sorta di “ignoranza” dei pescatori a mosca che finalizzano la tecnica solo alla cattura di più pesci possibili senza preoccuparsi dell’ambiente fluviale circostante e della qualità della fauna ittica.
Inoltre è stata avvertita la necessità di promuovere la pesca a mosca tra i più giovani perché l’età media dei pescatori si è pericolosamente innalzata rischiando di relegare questa affascinante disciplina ai margini delle attività sportive outdoor.
A pranzo i partecipanti al Festival hanno potuto gustare i favolosi “cazzarielli” e fagioli dello chef dell’hotel Pizzalto e la famosa piadina romagnola cucinata dagli chefs pescatori a mosca della Romagna (Fabrizio Gajardoni, Ezio Celeschi, Carlo Coronelli ) coadiuvati dalle rispettive consorti e dai nuovi Chefs Martie Van Den Brand, Barry Ord Clarke, Dale Rushby, Andy Hutson.
Sabato sera si è svolta la cena del Festival alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti del Comune di Castel di Sangro ed il sindaco Avv. Angelo Caruso a cui la Sim deve molto in quanto da oltre 30 anni supporta tutte le iniziative, anche quelle più innovative, ideate dalla Scuola.
La serata si è svolta in allegria ed amicizia ed il favoloso buffet organizzato dall’hotel Pizzalto è stato allietato dal funambolico Antonio Pozzolini e consorte che ha espresso il meglio di sé alla tastiera suonando e cantando pezzi di musica leggera che hanno scatenato le inespresse doti di ballerini dei pescatori a mosca.
Prima della cena sono state consegnate targhe e pergamene di riconoscimento ai partecipanti e consegnate le targhe dei “Claudio D’Angelo Award” ai migliori fly tier italiano e straniero.
Alfeo Busilacchio ha ricevuto il prestigioso premio per l’Italia e per l’estero l’olandese Martie Van Den Brand.
La giornata di domenica si è aperta all’insegna della Land Art che quest’anno ha animato la consueta mostra di arte contemporanea “l’arte della pesca … la pesca nell’arte”. 6 artisti hanno interpretato la pesca con suggestive installazioni direttamente sul Fiume.
La pausa pranzo con l’ottima porchetta abruzzese è stata preceduta dal l’estrazione della lotteria organizzata dalla Sim per finanziare le attività del Museo della pesca a mosca.
I premi 3 premi erano molto interessanti ed in particolare 2 canne in bamboo offerte da Ibra e un soggiorno per 2 persone all’Hotel Britannia sul lago di Como con permesso di pesca per la Valtellina compresa guida e servizio fotografico.
Nel pomeriggio il treno storico della “transiberiana d’Abruzzo” che ha fatto tappa a Castel di Sangro ha portato moltissimi turisti a visitare il museo della pesca a mosca ed il Festival provando la costruzione di artificiali ed il lancio approfittando della presenza dei migliori costruttori italiani e stranieri e gli istruttori della sim.
Anche questa è stata un’occasione per far conoscere al vasto pubblico la pesca a mosca e le sue specifiche peculiarità che riescono a coniugare la pesca con il rispetto dell’ambiente fluviale e della fauna ittica.
Un sentito ringraziamento va a tutti i soci ed istruttori della SIM che hanno collaborato nell’organizzazione della manifestazione ed agli sponsor e partecipanti che hanno condiviso con noi questa meravigliosa esperienza.
Chiusa questa edizione l’appuntamento è al prossimo anno con molte novità ed iniziative per la promozione del nostro fantastico e magico sport.
Osvaldo Galizia