Nel mese di aprile, girovagando in cerca di salmonidi, possiamo imbatterci nei voli dei bellissimi Epeorus, un genere di efemerotteri appartenenti alla famiglia Heptageniidae ed abitanti le acque correnti e pulite della fascia medio-alta dei corsi d’acqua, questi insetti sono ottimi indicatori di una buona qualità ambientale.
I rappresentanti del genere Epeorus sono molto diffusi in Europa ed in Italia sono presenti le specie E. assimilis (sinonimo di E. sylvicola) che risulta essere quella più comune, E. alpicola meno comune e limitata all’area delle Alpi ed E. yougoslavicus molto rara e riscontrata nelle regioni del centro-sud. Queste specie sono molto simili tra loro e distinguibili solo analizzando particolari insignificanti ai fini delle imitazioni utilizzabili durante l’azione di pesca e sono tutte presenti dall’inizio della primavera fino a tutto il mese di luglio.
Nella tonalità predominante degli Epeorus allo stadio di subimago spicca un addome giallastro opaco con bordature scure in corrispondenza di ciascun urite, ali bruno grigiastre opache, un torace ocraceo e zampe bruno-giallastre, cerci caudali scuri; allo stadio di imago conservano gli stessi colori della subimago, ma più contrastati e con le ali che diventano trasparenti con venature nere ben delineate, le femmine appaiono più rossastre per la tonalità predominante dell’addome.
Questi efemerotteri eseguono la muta da ninfa a subimago arrampicandosi su supporti solidi ai lati del corso d’acqua e gli esemplari adulti hanno il corpo lungo 12-16 mm ed ali anteriori di 15-19 mm., la femmina è più grande del maschio; frequentando i torrenti capita spesso di vedere durante il giorno l’elegante volo nuziale dei maschi con i lunghissimi cerci caudali che arrivano anche a 45 mm., più difficile vedere le femmine che depongono le uova durante le ore prossime al tramonto nella zona del bagnasciuga e nascoste fra i sassi della sponda.
Nel bellissimo libro “The Fly La genesi” di Mauro Raspini, edito da Fly Line Ecosistemi Fluviali di Roberto Messori, nel capitolo attinente all’ Epeorus, troviamo descritti i dressing di F. M. Halford, di De Boisset, di Leonard West, di M. Michel, di G. Plas e di J. L. Poirot; nonostante la scarsa ed improbabile presenza del naturale sulla superficie dell’acqua, questi nomi illustri della storia della pesca a mosca hanno voluto dedicare un modello artificiale a questa effimera, evidentemente lo ritenevano molto efficace, rappresentando quindi un ottimo spunto per averli a disposizione nella nostra scatola porta mosche.
(Le foto delle imitazioni di Alfeo Busilacchio sono tratte dal suo libro “La Storia Insegna – Imitazioni di efemerotteri”.
A cura della Direzione Entomologia e Costruzione della SIM.